LA STORIA DELLA BORSA JACKIE DI GUCCI

È la regina delle borse iconiche, quella che – stagione dopo stagione – riesce a non passare mai di moda: parliamo, naturalmente, della Jackie di Gucci, diventata negli anni un vero simbolo della maison fiorentina. A consacrarla per prima al successo fu proprio colei da cui la it-bag prende il suo nome, Jacqueline Kennedy. Era il 1961, infatti, quando la first lady americana – ai tempi un’indiscussa icona di stile – fu immortalata con l’ultimo arrivo di casa Gucci sottobraccio: fu amore a prima vista, tanto che la borsa finì per esserle dedicata e ribattezzata The Jackie.

A riscoprire la Jackie, riportandola in auge proprio negli ultimi anni, è stato l’ex direttore creativo di Gucci Alessandro Michele, che in occasione della sfilata Uomo Autunno Inverno 2020 ha proposto il modello in tre diverse dimensioni: mini, piccola e media. Il nome prescelto? Jackie 1961, un omaggio sentito all’heritage della maison. Lo stile della nuova Jackie, infatti, è fedele ai codici d’archivio del brand: la caratteristica forma hobo, la chiusura a pistone e i tessuti pregiati sono a tutti gli effetti un richiamo alla tradizione di casa Gucci.

Dai modelli intramontabili in pelle nera e bianca, fino alle novità in tessuto GG Supreme con rifiniture Web, oggi la Jackie – amatissima anche dall’attuale direttore creativo Sabato De Sarno – si porta a mano, sottobraccio oppure a tracolla, evolvendosi ma rimanendo sempre fedele alle proprie origini. Ed è proprio grazie a questo suo fascino senza tempo che, ancora oggi, la Jackie di Gucci rimane una delle borse più amate di sempre, capace di raccontare con eleganza una storia lunga più di sessant’anni.