DISCOVER ALAÏA
ALAÏA
Maison Alaïa viene fondata nel 1964 a Parigi dal designer tunisino Azzedine Alaïa, con l’obiettivo – da subito ben chiaro – di celebrare il potere della femminilità e l’atemporalità della bellezza. Quello di Azzedine Alaïa è un background culturale che unisce la moda ad altri campi artistici: è solo dopo aver studiato scultura alla Scuola delle Belle Arti di Tunisi, infatti, che il couturier si trasferisce a Parigi, dove lavora con alcuni dei più grandi nomi dell’epoca, da Christian Dior (in quel momento diretto da Yves Saint Laurent) a Thierry Mugler.
Negli anni Settanta apre il suo primo atelier nel piccolo appartamento in Rue de Bellechasse, dove crea abiti per l’alta società parigina e costumi di scena per opere e balletti. Nel 1980, dopo essere diventato popolare tra l’élite parigina, debutta con la sua prima collezione. Fin da subito Alaïa si distingue per le sue silhouette all’avanguardia: vita stretta e busto accentuato, infatti, diventano i punti di forza della Maison, tanto da far guadagnare ad Azzedine il soprannome di “King of Cling”, il “Re delle Aderenze”. I tessuti diventano elasticizzati e si modellano intorno al corpo, le costruzioni si fanno elaborate e lo stile rivoluzionario: acclamato a livello internazionale, negli anni Ottanta Azzedine Alaïa diventa uno dei couturier più amati al mondo.
La sua clientela, in questo periodo, annovera nomi illustri come quelli di Madonna e Tina Turner, Naomi Campbell (sua musa fin dagli esordi) e Stephanie Seymour. Azzedine Alaïa, però, ha un carattere fortemente indipendente, che lo porta a percepire come strette le regole del mondo della moda, che impone scadenze serrate e ritmi frenetici: proprio per questo motivo decide di tirarsi fuori da questo sistema, iniziando a sfilare fuori dal calendario e allontanandosi dai riflettori.
Inizia un periodo altalenante per la Maison, che culmina nel 2007 con l’acquisizione da parte del gruppo Richemont. Nel 2017 Azzedine Alaïa muore e nel 2021 Pieter Mulier viene nominato come nuovo direttore creativo della Maison. Mulier condivide la stessa passione per le arti di Azzedine Alaïa e la sua stessa tecnica impeccabile: il suo lavoro si concentra soprattutto sull’eredità della Maison, sui materiali e sui tagli, sulla purezza delle linee e sulle costruzioni. Ancora oggi, quindi, prosegue quella ricerca della perfezione tanto cara ad Azzedine Alaïa, che mette al centro del lavoro le donne e la loro femminilità.